La città di Gaeta
 
 
 
Cultura
 
Le ipotesi sull'origine del nome sono diverse. Nell'Eneide, Virgilio, fa derivare il nome della cittadina, da "Caieta", nutrice di Enea, che morì in questo luogo. Secondo Strabone invece l'origine del nome deriverebbe da "Kaiàdas" (già usato da Tucidide) o "Kaiatas" e "Kaiètas", cavità, insenatura.
Città prediletta dai Papi, Gaeta, conserva ancora oggi numerose chiese che testimoniano il suo antico splendore.
Non lontano dal porto, rude e maestoso, sorge il duomo di Sant'Erasmo, patrono di Gaeta. Consacrata nel 1106 dal pontefice Pasquale II, conserva le spoglie dei Santi Erasmo e Marciano. Il museo Diocesiano, posto sul portico del duomo, conserva dipinti su tavole e su tele del XIII e XVIII secolo, frammenti marmorei, manoscritti, stampe e arredi sacri.
 
Sul pendio di Monte Orlando, si affaccia, la chiesa di S. Francesco, imponente costruzione neo-gotica, edificata per volere di Ferdinando II e Carlo II d'Angiò, nel luogo in cui il Santo di Assisi aveva costruito un piccolo eremo. Il portale di travertino, preceduto dalla scalinata,presenta ai due lati le statue dei due benefattori.
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